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The Deadlock of Noosphere February 26, 2006

Posted by laspinanelfianco in Copyright.
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Nel 2000, Eric S. Raymond descriveva con notevole lucidità il processo di “colonizzazione dello spazio delle idee” in un famoso articolo intitolato, per l’appunto, “homesteading the noosphere“. In quell’articolo, Raymond raccontava come gli hacker di tutto il mondo stessero lentamente colonizzando lo spazio delle idee (noosfera) con i loro prodotti e come, con grande lungimiranza, questi stessi hacker si curassero di mantenere lo spazio delle idee libero da vincoli che avrebbero potuto creare una situazione di stallo (deadlock).

Ora, a distanza di pochi anni, noi tutti possiamo assistere ad una vera corsa delle aziende alla stessa colonizzazione della noosfera attraverso l’uso di strumenti legali quali i brevetti, il copyright ed i trademark. A differenza degli hacker, le aziende si premurano di creare tutti i vincoli possibili con questi strumenti, in modo da recintare il proprio “territorio intellettuale” e da creare il maggior numero possibile di problemi, possibilmente insormontabili, ai loro concorrenti.

In Italia, patria del Made in Italy, questa politica di brevettazione selvaggia viene salutata come l’unica arma di salvezza nei confronti della concorrenza cinese e viene sostenuta in tutti i modi possibili dal nostro governo e dalla opposizione. Lo stesso avviene, in maniera addirittura più aggressiva a livello di Comunità Europea. In tutto l’emisfero Nord del pianeta non c’è una sola voce “istituzionale” (governo, uomo politico o simili) che si opponga a questa politica e si chieda: “come mai siamo finiti in questa fossa a litigarci il nostro amaro boccone quotidiano coi cinesi, gli indiani ed i brasiliani?”

Possiamo quindi dare per certo che questa politica continuerà ad essere attuata e sostenuta legalmente da tutti i governi che contano e, attraverso i potenti strumenti di ricatto del WTO, verrà imposta anche ai restanti paesi del mondo.

A questo punto, possiamo chiederci: “quanto tempo ci resta prima che sia impossibile anche solo concepire qualcosa senza incappare in un brevetto, un copyright od un trademark? Quanto tempo manca al deadlock della noosfera?”

Dipende. Dipende dalla velocità con cui questo spazio viene colonizzato e dalla sua estensione. In alcune aree, tecnologicamente abbastanza mature, il deadlock si è già verificato. Provate a produrre un qualunque dispositivo elettronico integrato senza dover fare i conti con i brevetti di Texas Instruments, Intel, Motorola, Siemens ed IBM. Provate a produrre una borsa da signora senza incappare nei trademark dei designer italiani e stranieri. In queste aree, lo scambio di brevetti tra aziende è all’ordine del giorno ed è indispensabile per la sopravvivenza. Chi non ha brevetti o trademark da scambiare, semplicemente chiude i battenti.

Nel settore del software le cose vanno appena meglio grazie al fatto che in Europa non si può (ancora) brevettare un algoritmo (una idea) ma solo la sua specifica implementazione in codice. Comunque, come ben sappiamo, le lobby americane stanno lavorando duramente sui nostri uomini politici e questa finestra di libertà verrà sicuramente chiusa in breve tempo. L’estate scorsa ci siamo salvati dalla approvazione surrettizia di una norma sulla brevettabilità del software, avanzata presso la Commissione Caccia e Pesca (si, proprio “caccia e pesca”!) del Parlamento Europeo solo grazie all’intervento dei polacchi! Questa volta ci è andata bene, ma potete stare tranquilli che i lobbisti (profumatamente pagati dalle aziende americane) insisteranno e, alla fine, vinceranno.

Dopodichè?

Dopodichè, ci toccherà cambiare mestiere. Provate a creare un programma qualunque senza inciampare nei brevetti (legali negli USA) di Xerox, Apple, IBM, Microsoft, Sun e via dicendo.

Privati della possibilità di concepire e produrre qualcosa di innovativo (tranne rari casi provenienti dalla ricerca di base), potremo finalmente dedicarci alla attività nella quale ci riconosciamo maggiormente: fare concorrenza ai cinesi sul piano dei costi, come già stiamo facendo da tempo.

A questo punto, forse ci verrà utile questo interessante farmaco (naturalmente brevettato dai francesi e poi acquistato dagli americani): Modafinil o Provigil.

In un mondo che combatte le sue guerre commerciali solo sul piano della produttività (abbassamento dei costi, aumento delle ore lavorate, etc.) invece che sulla innovazione, il sonno sarà un lusso per pochi.

Comments»

1. Loreto Parisi - February 27, 2006

Salve, davvero interessante questo blog!
Sono capitato qui leggendo su Punto Informatico a proposito di DRM, TPM e…MacOS X.

Ho aggiunto un link sul mio blog,
A presto,
LP

2. Athos Gualazzi - February 27, 2006

mi permetto di evidenziare quello che stà accadendo con la diatriba fra il ns governo e quello francese per la scalata dell’Enel alla Gas de France, accusandoi francesi di protezionsmo quando è storia di pochi giorni fa che per proteggere la posizione monopolistica del Monopolio di Stato il governo ha bloccato gli IP che permettevano di scommettere in rete.

3. hardskinone - February 27, 2006

Senza contare l'”italianità delle banche”; il “made in italy” delocalizzato in Cina ed altre belle cose.


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