jump to navigation

Io sono indegno June 22, 2006

Posted by laspinanelfianco in Politica.
10 comments

Se avevate qualche dubbio in proposito, eccomi qui a risolverlo: io sono indegno.

Dato che voterò sicuramente NO al prossimo referendum sulle modifiche alla costituzione, potrò essere ufficialmente considerato idegno, secondo quanto dichiarato dall' ex (per nosta fortuna) Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Sarò ORGOGLIOSO di essere considerato indegno per avere difeso la nostra costituzione da questo vergognoso attacco fascista.

Non credo ci sia bisogno di dire altro.

La Caduta June 1, 2006

Posted by laspinanelfianco in Trusted Computing.
6 comments

Se vi siete divertiti a leggere "La vita ai tempi del Trusted Computing" su Punto Informatico di oggi, allora apprezzerete anche questo breve racconto. Si tratta dello "altro racconto" che è stato sottoposto alla redazione di PI come alternativa a quello pubblicato. Ve lo sottopongo anche come un modo per vedere come funziona dietro le quinte una rivista: ciò che vede il lettore è spesso solo una piccola parte del lavoro complessivo fatto dai redattori e dai giornalisti.

Se poi volete continuare a leggere, provate a scaricarvi questo file PDF:

2084

Sono le prime sei "scene" di una mia personalissima e polemicissima versione di 1984, il libro di George Orwell. Un giorno o l'altro, se trovo il tempo, cercherò di finirlo.

La caduta

Angela Driscoll, Ispettore Capo del 5° Distretto di Polizia della città di New York, aveva un brutto presentimento. Da quando aveva visto l'intervista a Edmondo Ribas, il terrorista peruviano recentemente condannato a morte per l'attentato alla sede della NSA di Fort Meade, non riusciva a darsi pace. Quell'uomo aveva uno strano sorriso stampato sulla faccia, un sorriso che non si sarebbe mai aspettata di vedere sul viso di un condannato a morte. Angela si era ormai convinta che stesse succedendo qualcosa là fuori. Mentre lei era bloccata nel traffico di New York, chiusa nell'abitacolo insonorizzato e climatizzato, qualcuno là fuori stava tramando qualcosa di terribile. Di questo ormai era sicura. Il problema era capire cosa.

Ad essere sinceri, Angela non era l'unica a pensarla in questo modo. L'FBI e la Polizia di New York nelle ultime settimane avevano stretto una vera cortina di ferro intorno agli amici di Ribas ed intorno a decine di migliaia di altre persone provenienti da sudamerica. Il desiderio di vendetta di quei popoli, sottoposti per decenni ad atroci dittature finanziate dal governo USA, era tale da non poter escludere nessuno dalla lista dei sospettati. Ogni telefono ed ogni PC erano stati posti sotto controllo. Non c'era modo per quei sospetti di comunicare senza che la polizia venisse a sapere cosa stavano tramando.

Nonostante questo, non era successo niente. Non una parola fuori posto. Non un file compromettente scambiato sulla rete. Niente a cui potersi aggrapare per una indagine od una perquisizione.

Vittima dell'ansia, Angela pensò che un po' di musica le avrebbe fatto bene. Rovistò tra i 30 o 40 CD che era costretta a portarsi appresso per avere un minimo di scelta. Alla fine decise per l'ultima opera dei Survive This, un gruppo irlandese. Infilò il Cd nel drive ed alzò il volume al massimo.

Niente. Nessun suono.

Angela si chinò per leggere il messaggio sul display del lettore.

“Spiacente ma per ascoltare questo disco devi usare lo stesso lettore usato per la procedura di attivazione. Ti preghiamo di rileggere la EULA in caso di dubbio.”

Angela sferrò una manata al frontalino del lettore.

“Stupida tolla! Io l'ho pagato questo CD!”

Cercò di calmarsi, ben consapevole del fatto che arrabbiarsi contro un sistema DRM di II generazione non sarebbe servito a nulla. Si guardò intorno infuriata. Il traffico era ancora bloccato e di sicuro non sarebbe riuscita ad arrivare in ufficio prima di un'ora. Prese il PC portatile dal sedile posteriore, lo attaccò alla presa dell'accendisigari e lo accese.

“Spiacente ma il vostro periodo di utilizzazione è scaduto. Acquistate una ricarica per proseguire.”

Angela fissò per un istante il display del PC e stramaledisse sé stessa per essersi lasciata convincere ad acquistare uno di quei dannati pezzi di ferro “pay as you go”. Si trattenne dall'imprecare e si mise a cercare una scheda di ricarica. Era sicura di averne comprata una qualche giorno prima.

“Dieci dollari! E cosa ci faccio con dieci miseri dollari!?”

Angela scosse la testa e cominciò a grattare la scheda per scoprire il numero di attivazione di 14 cifre. Lo digitò alla tastiera e dopo qualche minuto potè finalmente accedere al suo PC.

“Fammi rivedere la faccia di quel bastardo…”

Angela si mise a rovistare tra i siti dei quotidiani in cerca del filmato con l'intervista a Edmondo Ribas. Finalmente lo trovò sul sito del New Yorker.

“Questo filmato può essere letto solamente da New Yorker Media Player 7.1. Le versioni 7.0 e precedenti e le versioni 7.2 e successive non possono essere utilizzate per ragioni legali. Lei dispone della versione 7.0. La preghiamo di acquistare la versione 7.1.”

Un link portava al sito di e-commerce del New Yorker sul quale New Yorker Media Player 7.1 era in vendita a 39.99, in offerta speciale fino al sabato successivo.

Angela chiuse gli occhi per un istante e cercò di controllare la respirazione. Cercando di mantenere la calma, prese la carta di credito dal portafogli e cominciò a digitare il numero.

“367… dannati bastardi… 543 … a voi e chi ha inventato questa tecnologia …. 947… ecco! Adesso dammi questo dannato programma!”

Il display del PC ingurgitò il balzello e sputò una nuova finestra di dialogo.

“Per scaricare questo filmato occorrono almeno 35 crediti. Può acquistare i crediti necessari presso il nostro sito di e-commerce.”

Angela sferrò un pugno al PC.

“Ma basta! Ti ho già pagato! Fammi vedere vedere questo dannato filmato!”

Il PC incassò il pugno senza scomporsi. Dopo qualche minuto, riacquistata la calma, Angela riprese a digitare i numeri della sua carta di credito.

Il filmato era di buona qualità. Edmondo Ribas rispondeva alle domande della giornalista con proclami e minacce. Giochicchiava con una bottiglia di acqua naturale e sorrideva. Sorrideva come se stesse per partire per una vacanza. Ad un certo punto Angela si accorse che Ribas parlava lanciando delle occhiate furtive in direzione di qualcuno alla sua sinistra, un'uomo tra la folla dei giornalisti. L'uomo misterioso era stato inquadrato dalla telecamera ma si trovava troppo lontano per essere del tutto riconoscibile.

Angela chiuse il lettore e caricò il suo programma preferito di video-editing, Video Craft 3.51.

“Spiacente ma questo filmato è protetto. Impossibile aprirlo.”

Angela fissò impotente il display del suo PC. Quell'uomo sarebbe rimasto per sempre un volto senza nome.

“OK, fammi collegare alla rete dell'ufficio, così provo a cercare nel database dei sospetti. Se quell'uomo è qualcuno che Edmondo Ribas ha contattato in precedenza è possibile che sia stato schedato.”

Angela lanciò il broswer e digitò username e password per entrare nella rete della Polizia attraverso la rete Wi-MAX.

“Spiacente ma la configurazione del suo computer non soddisfa i criteri minimi di sicurezza richiesti dal gestore della rete.”

Angela fissò attonita la lunga ed incomprensibile lista di elementi hardware e software che il sistema TNC aveva rilevato, incapace di capire quale fosse il problema. Solo dopo qualche minuto si rese conto del fatto che il suo browser, Police Navigator 9.1, non era più abilitato all'accesso a causa di una vulnerabilità di sicurezza scoperta di recente. Avrebbe dovuto scaricare Police Navigator 9.2 ma per farlo era necessario collegarsi alla rete. Era finita in un Deadlock. Scosse la testa e chiuse il browser.

Angela spostò la macchina dalla coda immobile che si trovava prima del semaforo a quella, altrettanto immobile, che si trovava dopo il semaforo.

“OK, allora fammi vedere se trovo qualcosa di interessante nella cronaca degli ultimi giorni. A volte un fatto criminale è preceduto da altri fatti criminali necessari a procurare il materiale.”

Come al solito, sui quotidiani on-line c'era ben poco di realmente interessante. Una volta trattate le vicissitudini sentimentali di modelle e campioni del baseball, riportati i soliti 3 o 4 casi di stupro, con varianti più o meno pruriginose, rimaneva ben poco spazio per le notizie. Angela cercò qualcosa di meno scontato tra i giornali delle varie comunità etniche della metropoli, in particolare quelle di origine sudamericana. Probabilmente il sito della Vos dos SudAmerica avrebbe potuto esserle di aiuto ma il server rispondeva solo con il messaggio “Sito oscurato da NSA su mandato del Giudice Wilkinson di New York in quanto operante in violazione dei contratti di esclusiva per la radio/telediffusione dei risultati delle partite di football.”

Angela si grattò vigorosamente la testa con entranbe le mani e sbuffò. Era sul punto di lanciare il PC fuori dal finestrino. Riprese fiato, cercò di controllare la respirazione e di calmarsi. Dopo qualche minuto le venne un'idea.

“OK, allora i siti di controinformazione.”

Digitò http://www.anotherworld.org nella address line e aspettò. La home page era quasi completamente tappezzata di warning della NSA che dichiaravano almeno una dozzina di violazioni ad oscure leggi sull'informazione e sul copyright ma la sezione “local news” era ancora visibile. Angela discese l'albero di scelta fino ad arrivare alla sezione New York e cominciò a leggere.

C'era veramente di tutto. Dalla coppia di falchi pellegrini sfrattati dal palazzo sul Central Park alla annuale gara di torte di beneficenza. Tre quarti delle notizie avevano a che fare con l'inquinamento, lo smaltimento dei rifiuti ed il comportamento della polizia nei confronti delle minoranze etniche. Angela si soffermò per un attimo a pensare se, in quanto poliziotta di colore, dovesse considerare sé stessa più poliziotta o più minoranza etnica. Scosse la testa e proseguì nella ricerca.

La sua attenzione si soffermò per un'attimo su uno strano caso di furto. Qualcuno aveva rubato ben 15 furgoncini da una azienda che si occupava del lavaggio di tovaglioli e tovaglie per i ristoranti.

“E cosa diavolo se ne vogliono fare di 15 furgoncini bianchi con la scritta Lavanderia Del Sol? Spenderanno più soldi a riverniciarli che a comprarli nuovi.”

Qualche minuto dopo, Angela ebbe uno schock. Era decisamente lo stesso uomo. Ora che lo vedeva in faccia, fotografato in piena luce, non aveva dubbi. Quello era l'uomo a cui sorrideva Edmondo Ribas durante l'intervista. Angela lesse avidamente la didascalia.

“Rolando Aguias ha presieduto l'inaugurazione del nuovo parco botanico di Coney Island. Il magnate peruviano ha contribuito al progetto con oltre 2 milioni di dollari e con decine e decine di piante provenienti dalle sue piantagioni in Brasile, Cile, Argentina e Bolivia. Molte specie donate da Aguias sono considerate rare od in via di estinzione. Aguias si è anche impegnato a sostenere le spese di irrigazione e di manutenzione per i primi 2 anni ed a fornire il parco botanico di tutti i fertilizzanti necessari, anch'essi provenienti dalle fabbriche che il magnate possiede in vari paesi del mondo.”

Angela sollevò lo sguardo dal display e fissò un punto immateriale al termine dalla strada.

“Cosa diavolo ha a che fare un magnate dell'agri-business con un terrorista come Ribas? Che utilità può avere per Ribas un coltivatore di banane come quello?”

Proprio in quell'istante, ci fu un lampo accecante in fondo alla strada. Era come se in un punto imprecisato tra le auto, circa mezzo miglio più avanti, si fosse improvvisamente acceso un piccolo sole. Un secondo dopo la sagoma slanciata della più alta delle due Freedom Tower iniziò ad inclinarsi nella sua direzione. A quel punto Angela capì.

“Nitrato d'ammonio! Con il pretesto del parco botanico, Aguias ha fatto arrivate dal Brasile delle tonnellate di nitrato d'ammonio. Il nitrato d'ammonio è un fertilizzante ma è anche un esplosivo. È lo stesso materiale che provocò quella immane esplosione a Tolosa, in Francia, nel 2001. Lo hanno caricato sui furgoncini della lavanderia e lo hanno portato nel basamento delle Freedom Tower. Nessuno si insospettisce per i furgoncini delle lavanderie che servono i ristoranti delle Torri. Ecco cos'aveva a che fare un contadino come Aguias con un terrorista come Ribas!”

Mentre seguiva con lo sguardo i milioni di tonnellate di ferro e cemento della Freedom Tower che franavano su di lei, Angela non riusciva a smettere di pensare ad una vecchia foto di Carmine Galante sopreso dalla polizia mentre faceva passare un foglietto nelle mani di un picciotto. Avevano sorvegliato tutto, controllato ogni cosa per evitare che Edmondo Ribas riuscisse a comunicare con l'esterno durante il processo ma, evidentemente, non avevano pensato ai metodi più antichi. Durante l'intervista, giochicchiando con la sua bottiglia di acqua “Northern Purity, established 1843”, Ribas doveva aver composto la formula NH4NO3. Per una persona abituata ai fertilizzanti come Aguias, che si trovava tra gli spettattori, quell'indizio era stato sufficiente.