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Trusted Computing, DRM e Pirateria March 6, 2006

Posted by laspinanelfianco in DRM, Hacktivism, Trusted Computing.
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A dispetto della vastissima ed approfondita opera di divulgazione e di approfondimento che viene portata avanti da diversi anni da parte di professori universitari (William Arbaugh e Ross Anderson), di specialisti di alto rango (Seth Schoen di EFF, Bruce Schneier) e di molti volontari, tra cui il sottoscritto ed i suoi colleghi di No1984, quando si parla di TC si ha ancora il piacere di leggere commenti come i seguenti.

A parte piratare non cambia nulla

avrete solo la possibilità di decidere cosa far girare.
Se scaricate un software free basterà dargli i permessi e parte. Al contrario un virus non parte a meno che voi, genii, non gli diate i permessi (e li ve lo meritate).

Viva il TCPA!

Gloria e Onore al TCPA, il sistema definitivo per sbattere in galera quegli stupidi pirati che rubano il lavoro altrui.

Di conseguenza, credo che sia opportuno chiarire alcuni punti.

Il Trusted Computing non è un sistema DRM (ma serve per la loro implementazione)

Il Trusted Computing, in sè, non è un sistema DRM. Piuttosto, le sue funzionalità crittografiche sono utili alla implementazione di sistemi DRM di seconda generazione, sostanzialmente inviolabili. Di questo abbiamo parlato a lungo su queste pagine, per cui, per favore, smettete di confondere sistemi DRM e Trusted Computing. Non sono la stessa cosa e non possono essere trattati nello stesso modo.

Le argomentazioni che potrebbero legittimare l’uso di sistemi DRM non possono essere usate per legittimare l’introduzione sul mercato di sistemi Trusted Computing. Il Trusted Computing fa cose diverse e molto peggiori di un sistema DRM.

Il Trusted Computing non è sotto il controllo dell’utente

Lo so che non ci potete credere ma è così! Potete leggere le specifiche del TCG a questo indirizzo per convincervene: https://www.trustedcomputinggroup.org/ .

Non sarete voi a decidere se un certo programma potrà essere installato sulla vostra macchina. Non sono io a dirlo ma Microsoft stessa che, in un suo annuncio alla stampa (ampiamente riportato da tutte le testate giornalistiche del pianeta, come Punto Informatico e HWUpgrade), ha dichiarato che solo driver certificati da MS potranno essere usati con le versioni TC di Windows Vista.

Si potrebbe pensare che questa politica influenzerà solo i driver ma i driver sono la componente fondamentale di qualunque programma che, per sua natura, ha qualche probabilità di “scontrarsi” con le politiche protezionistiche del TC. Ad esempio, tutti i programmi multimediali dipendono da driver di qualche tipo, così come qualunque programma di grafica. Imporre l’uso di driver certificati vuol dire “spezzare le chele” a qualunque programma che possa dare fastidio, a torto od a ragione, a chi controlla il TC. Non è detto che si tratti solo di programmi “pirata”.

Non sarete voi a decidere quale programma usare per trattare un certo tipo di dati, ma il sistema TC sotto il controllo del “proprietario” dei dati. Questo fa parte delle specifiche ufficiali del TCG. Come ho già detto, le trovate, in formato PDF, al sito del TCG: https://www.trustedcomputinggroup.org .

Nessuno mette in dubbio i diritti dell’autore

Nessuno, ma proprio nessuno, ha mai messo in dubbio il diritto dell’autore (e delle persone che lavorano attorno a lui) ad essere remunerato per il suo lavoro. Non è assolutamente questo il punto dell’intera discussione.

I sistemi DRM e Trusted Computing non ci stanno antipatici perchè limitano la nostra possibilità di “piratare” software e contenuti.

Se così fosse, William Arbaugh, Set Schoen, Bruce Schneier ed io stesso non ci troveremo da questa parte della barricata: siamo tutti autori di codice e testi che godranno dei “vantaggi” offerti da DRM e TC.

E’ di fondamentale importanza rendersi conto di questa banale verità per capire cosa sta realmente succedendo in questa arena. Non si tratta di una lotta tra pirati e legittimi proprietari. Se così fosse, noi saremmo tutti dall’altra parte della barricata.

Provate a leggere questi articoli per farvi un’idea della situazione sui DRM:

http://www.eff.org/IP/DRM/

http://www.dashes.com/anil/stuff/doctorow-drm-ms.html

(Se non sapete chi è Cory Doctorow, vi consiglio di visitare questi siti:

http://en.wikipedia.org/wiki/Cory_Doctorow

http://www.boingboing.net/

http://www.craphound.com/ )

I sistemi DRM non si limitano a difendere i diritti dell’autore

Nel caso non ve ne foste accorti in occasione del caso Sony/BMG, i sistemi DRM fanno molto di più e molto di peggio di difendere i diritti dell’autore. Anzi: in molti casi falliscono miseramente proprio in questo che dovrebbe essere il loro scopo principale (mentre hanno un grandioso successo nel violare diversi diritti dell’utente).

Il Trusted Computing è qualcosa di veramente innovativo in questo senso: per stessa ammissione di Microsoft, non servirà, in sè, a difendere il PC dell’utente da virus ed hacker. In compenso riuscirà benissimo a difendere i vostri fornitori da voi, usando le risorse della vostra macchina, pagate con i vostri soldi. Questo fa parte delle specifiche ufficiali del TCG. Come al solito, le trovate, in formato PDF, al sito del TCG: https://www.trustedcomputinggroup.org.

Qui non ci sono pirati

Noi tutti usiamo i CD-ROM per fare i backup dei nostri dati. Non li usiamo per copiare l’ultimo pattume sanremese e nemmeno l’ultima schifezza hollywoodiana. Nonostante questo, paghiamo da 0,11 a 0,30 euro su ogni CD alle case editrici musicali e cinematografiche (quasi tutte americane), e non certo allo Stato Italiano, come compensazione delle copie abusive che potremmo fare. Si chiama “Diritto di Levi”. Date un’occhiata al post del 4 marzo 2006 su http://www.beppegrillo.it/ e ad http://www.interlex.it/ per approfondimenti.

Qui non ci sono pirati. In compenso, come potete vedere, ci sono in giro molte aziende arroganti che approffittano della propria posizione di forza per imporre disgustosi balzelli alla povera gente.

Come al solito, potete dire quello che pensate nello spazio “commenti” qui sotto.

Comments»

1. Andrea - March 7, 2006

Oltretutto bisognerebbe specificare bene cosa si intende per «pirati»

http://www.nonsiamopirati.org/manifesto.html

2. Anna Spina - March 10, 2006

Salve ho trovato molto interssante il suo blog.
Vorrei inserirlo tra i link al nostro sito:
http://www.direfarepensare.it.
pur non essendo una esperta informatica (ho imparato un poco di html e cerco da sola di imparare qualche altra cosa)
sono e siamo, come sito, particolarmete attenti alla libertà e alla tutela dei dirtti civili. Ho trovato quindi il blog estremamente chiaro e utile in merito a tali temi.
Cordiali saluti e complimenti

3. Marcolino - April 7, 2006

Davvero, non posso che complimentarmi con l’autore di questo blog.
Pur interessandomi attivamente di queste cose, non sono mai riuscito a trovare una piegazione esauriente come questa.

Marco.


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