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Uccidete la Democrazia November 23, 2006

Posted by laspinanelfianco in Politica, Uncategorized.
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Un mio articolo, apparso su La spina Nel fianco all’indomani delle ultime elezioni, ha (provocatoriamente) ribaltato la tesi che in quel momento andava per la maggiore: non sono stati i comunisti (cioè i sobillatori come me) a fare brogli alle ultime elezioni, (semplicemente perchè, non essendo al governo, non ne avevano l’opportunità) ma piuttosto i fascisti (cioè tutto ciò che non vuol essere chiamato “comunista”). Lo si capiva piuttosto facilmente vedendo come la Casa delle Libertà riguadagnava punti con il passare delle ore, a dispetto di ogni possibile indagine statistica.

Ora c’è qualcun’altro che sostiene la stessa tesi. Qualcuno molto più autorevole e più conosciuto di me. E lo fa con un bel DVD in vendita in edicola da domani nelle edicole (recensito anche da Repubblica).

Il problema

Una delle “leggi” fondamentali della statistica dice che se vengono effettuate due analisi indipendenti sulla stessa popolazione, usando un “campione” sufficientemente vasto, i risultati dei due studi devono convergere. Se non lo fanno, c’è un problema. Il problema può risiedere in un diverso metodo di analisi (un campione diverso, un modo diverso di eliminare gli outliers, etc.) o… in qualcosa di meno innocente.

In ogni paese democratico, al momento delle elezioni, vengono eseguite più analisi statistiche diverse e contemporanee. La prima di queste analisi è, ovviamente, il voto come tale. Le elezioni, infatti, sono semplicemente una analisi statistica delle preferenze politiche della popolazioni. Questa analisi coinvolge solo una parte della popolazione (gli aventi diritto al voto) e, all’interno di questo campione, si “autoseleziona” un campione ancora più ridotto (i votanti, cioè chi esercita effettivamente il proprio diritto al voto). Questo fa si che, solitamente, il voto espresso da meno del 70% della popolazione venga ritenuto rappresentantivo dell’intero paese.

La seconda analisi, sono gli exit pool. Una percentuale dei votanti (scelta in modo che sia statisticamente rappresentativa) viene contattata all’uscita delle urne e viene chiesto loro di rivotare esattamente nello stesso modo in cui ha votato pochi minuti prima nell’urna. Aziende come Doxa vengono pagate fior di milioni di euro per eseguire analisi attendibili seguendo questo metodo.

Infine, ci sono le indagini statistiche eseguite dai giornali nei giorni immediatamente precedenti le elezioni, anch’esse commissionate ad aziende specializzate e condotte con metodi statistici molto affidabili.

Il risultato finale è che, normalmente, queste analisi convergono verso lo stesso risultato. Lo dimostra la storia delle elezioni condotte in tutto l’Occidente negli ultimi 30 anni. I risultati di tutte queste elezioni sono sempre stati confermati dagli exit pool (ovviamente) e sono stati spesso anticipati dalle indegini statistiche dei giornali.

Tranne che le elezioni dell’Aprile scorso in Italia.

Elezioni che sono state condotte sotto il controllo di quel governo di Centro Destra che rischiava la poltrona con quelle elezioni. Elezioni condotte dopo una riforma del sistema elettorale a dir poco scandalosa, sia per la sostanza che per la forma.

Le elezioni dell’Aprile scorso hanno presentato una anomalia statistica unica nel suo genere: mentre tutti gli studi condotti parallellamente alle elezioni hanno sempre dato Prodi ed il Centro Sinistra in vantaggio del 5%, solo i risultati forniti dal Ministero dell’Interno (controllato in quel momento dal Governo di Centro Destra) ha dato il margine di vantaggio a meno dell’1%.

Non ci vuole una laurea in statistica per capire che qualcosa è andato storto.

Perchè hanno perso?

Ma se il governo di Centro Destra ha manipolato i risultati, perchè ha perso le elezioni?

Semplicemente perchè, anche taroccando i risultati, non aveva i voti per vincere. Le schede bianche e nulle, cioè i voti che è possibile “redirigere” verso i propri amici, sono tradizionalmente meno del 5%, mentre lo scarto di voti tra Destra e Sinistra è stato superiore a quel valore. Semplicemente, non c’è stato abbastanza materiale su cui lavorare.

Ma davvero sono dei delinquenti?

No, assolutamente. Si tratta solo della stessa gente che:

  • ha messo in atto una pesante azione di spionaggio e di broglio elettorale per ottenere la presidenza della Regione Lazio (senza riuscirci). Un fatto, questo, già accertato.

  • ha modificato la legge elettorale a propria immagine e somiglianza a 50 giorni dalle elezioni (cioè quando ha capito di non poter vincere in altro modo)

  • ha intrattenuto per decenni stretti legami con la mafia. Un fatto, questo, che ha portato alla condanna di Marcello dell’Utri ed alla incriminazione di Silvio Berlusconi.

  • ha giurato il falso. Un fatto questo, che ha portato alla condanna per spergiuro di Silvio Berlusconi per avere negato la sua appartenenza (poi accertata per altre vie) alla loggia massonica P2 di Licio Gelli (quella del “piano R“).

Perchè mai dovremmo pensare che questa gente abbia potuto manipolare i dati delle elezioni?

La questione del voto elettronico

Nei mesi scorsi, si è votato anche negli USA. Uno dei punti salienti delle nuove elezioni USA è stata la violenta polemica che si è scatenata attorno ai sistemi di voto elettronico.

Il problema è semplice: le “macchinette” usate per esprimere il voto, non permettono alcun controllo a posteriori dei risultati. Non ci sono schede cartacee da ricontare. Ci sono solo bit di informazione che, come potete immaginare, possono essere facilmente manipolati.

Sono state tenute varie dimostrazioni riguardo alla facilità con cui si possono manipolare i risultati delle elezioni usando questo tipo di macchine. Una demo è contenuta anche nel DVD di Deaglio.

Non è probabilmente un caso che la Florida, dove è Governatore Geoff Bush, fratello di George W. Bush, sia stato uno dei primi e più entusiastici utilizzatori di questi sistemi di voto e che sia stato anche lo Stato dell’Unione che ha permesso a Bush di vincere la sua prima elezione a Presidente.

In Italia, il Governo di Centro Destra è stato il primo ed il più entusiastico sostenitore di questi sistemi.

Possibili difese

I brogli elettorali sono sempre esistiti ed esisteranno sempre. Questa è una certezza.

Di fronte alla certezza dei brogli elettorali, c’è una sola difesa: un controllo esterno. Nei paesi in via di sviluppo (cioè quelli che stanno meglio di noi, visto che noi siamo in recessione) l’ONU provvede abitualmente a verificare la correttezza di massima delle elezioni inviando degli “auditor” specializzati.

Nei paesi democratici, questo controllo “pubblico” viene solitamente svolto dalle indagini condotte dai giornali. In Italia, questo non è sempre possibile per ragioni che sono sotto gli occhi di tutti.

Personalmente, mi auguro che almeno una delle varie organizzazioni politiche del nostro paese si decida a mettere in piedi un sistema di controllo delle elezioni. Ormai è chiaro che è necessario un sistema che sia in grado di diventare una fonte attendibile ed abituale di informazioni sui dati elettorali, una specie di Doxa “Open Source” a guardia della Democrazia.

Conclusioni

In Italia, circa l’8% della popolazione è formata da laureati in varie discipline e circa il 40% è in possesso di qualche forma di diploma. Gran parte di questa gente frequenta Internet ed il Web. Questa gente si dà appuntamento sulla rete, crea centri di aggregazione, parla, si scambia opinioni ed informazioni. Buona parte di questa gente è in grado di leggere almeno un’altra lingua oltre all’italiano e può quindi leggere i giornali stranieri ed intrattenere rapporti con persone ed organizzazioni all’estero.

Si può ancora pensare di fra credere a questa gente quello che fa più comodo? Si può ancora pensare di manipolare la realtà a propria immagine e somiglianza? Si può ancora pensare che siamo solo un popolo di fessi? Si può ancora pensare di poterci rifilare il governo che fa più comodo alla CIA?

Voi come vi sentite a quardare questa immagine?

Links

Silvio Berlusconi a Wikipedia IT

I processi di Berlusconi

Berlusconi a Wikipedia USA

Marcello dell’Utri

Cesare Previti

Francesco Storace

Quando C’era Silvio

L’odore dei soldi

Voto elettronico a Wikipedia IT

Voto elettronico a Wikipedia USA

Le Elezioni Italiane del 2006

Uccidete la Democrazia

Licio Gelli a Wikipedia IT

Loggia Massonica P2

Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli

Articolo di Repubblica

Clinton Curtis

Testimonianza di Clinton Curtis

Ancora qualcosa su Clinton Curtis e le Truffe elettorali

 

Comments»

1. 30 seconds to Tambu » Blog Archive » brogli - November 23, 2006

[…] Però, ecco… come dice Alessandro Bottoni, questa immagine è imbarazzante per chiunque ne capisca un briciolo più di ZERO… Socialbookmarka:queste icone portano a siti di social bookmarking dove si possono salvare le pagine e scoprirne di nuove. […]

2. Lukather - November 23, 2006

Ottimo articolo! Complimenti 😉

3. thisend - November 23, 2006

Ottimo articolo, molto completo e che analizza la questione a fondo! Bisognerebbe fare un servizio in prima serata riguardo questa cosa perchè è nell’interesse di tutti noi. Che poi anche se i “comunisti” hanno vinto lo stesso c’è sempre il fatto che hanno troppi pochi deputati/senatori in più per governare bene… Ora mi sorge un dubbio… quando i “fascisti” volevano il riconteggio delle schede non era perchè loro erano sicuri di aver vinto tramite questa cosa e qualcosa è andato storto?!?!? mistero!

4. whitenoise - November 23, 2006

L’articolo non è male, ma che fine ha fatto il blog che parlava di Trusted Computing?

5. PseudoTecnico - November 24, 2006

Le schede bianche e nulle, cioè i voti che è possibile “redirigere” verso i propri amici, sono tradizionalmente meno del 5%

Percentuali schede non valide (bianche+nulle)
Elezioni 2001: camera 7,42% e 7,39%, senato 6,41%
Elezioni 1996: camera 7,91% e 7,24%, senato 7,48%

Alla faccia del meno del 5%! Sempre che non abbia sbagliato a copiare i dati dell’archivio storico del Viminale nel foglio di calcolo (stamattina ho già fatto confusione una volta…)

6. Samuele - November 24, 2006

Io all’uscita delle Urne ho detto di aver votato Prodi. Mentivo per ingannare la doxa. Questo l’hai contato? 🙂

7. Samuele - November 24, 2006

Un’altra domanda: ma al termine delle elezioni, quante sono state le schede bianche? Secondo quanto sostieni il valore dovrebbe avvicinarsi molto allo zero. Altrimenti…

8. giuseppe - November 24, 2006

carino il blog
complimenti

giuseppe
http://www.securitystudio.com

9. Riccardo - November 24, 2006

La rigiri sempre come vuoi. L’articolo è tendenzioso, cose mezze dette che sembrano vere ma che sono solo tue credenze.

10. daniele - November 24, 2006

Scrivo a questo indirizzo per caso. Piuttosto per un dettaglio : dici di avere già scritto sull’argomento e questo mi interessa. Non sto in italia e per questo alcuni elementi mi mancano.
Non avevo notato nei giornali l’uscita di “il broglio”. Ho invece scoperto che già mentre si affannava Materazzi erano in parecchi ad averlo letto. Poi niente. Infuriavano i libri di Vola e Pulsacchiola. Adesso che si precisa l’accusa, “la gente” reagisce certo di più, ma nelle nuvole del potere non succede quasi niente.
Quello che voglio dire è questo : un elemento di logica mi sfugge. Che mi permetterebbe di capire quello che sta succendo ADESSO. Dico : nessuno ci puo’ far credere che con una tale accusa non si muova niente, a parte “la gente”. Penso di poter riassumere il problema in questi termini : spaventa la parola “golpe”. Spaventa per ragioni diverse la sinistra e la destra, spaventa forse di più i giornalisti. Malgrado il lungo tempo di incubazione o di latenza, non direi che il popolo è spaventato, piuttosto è come orfano di un discorso già pronto, tutti tacendo, e deve da solo chiamare il golpe per il suo nome, e per cio’ stenta a crederci. Ma ormai un golpe è come la guerra, chirurgico, freddo. Ha cambiato fattezze.
C’è chi, non sapendo più cogliere gli elementi rilevanti della realtà, vede dappertutto una trappola e alla fine scambia l’argomentazione per la superstizione. C’è anche chi, immaturo e romantico, cosi romantico in fondo, si concentra nel rimirare le complesse architetture del doppiofondo. Ma sono queste perdite di tempo, non modi di riconquistare la libertà.
Per quanto riguarda il misfatto : avrà probabilmente fra poco le sue prove, almeno tecniche. E appunto, queste prove tecniche non avranno nessun fascino, e per giunta non ci spiegheranno niente. Si sa che un piduista (anzi due con pisanu) è capace di pubblicare Vola pur di mantenere la morsa, si sa che “la sinistra” esiste in quanto tale solo se c’è il piduista davanti a lei e non pensa di aver un’altra occasione per ritrovare cosi’ comode poltrone, ecc
Ma qual’è la logica degli ultimi 8 mesi, quale la concatenazione, diciamo anche da un punto di vista storico? E cosa succede ADESSO? Temono che facciamo una rivoluzione? E’ uno scherzo!?
Tutto cio’ premettendo che la gola profonda non abbia semplicemente manipolato il manipolabilissimo Deaglio.
Che ne dici?

11. Davide - November 25, 2006

Alessandro, le opinioni personali vanno date come tali, non come notizie. Sembra che tutto quello che dici sia la verità, ci stai forse mettendo in bocca la tua verità?
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1602&parametro=politica

12. Giorgio Gangi - November 25, 2006

Intanto volevo segnalare che agli inizi di ottobre l’editore 6books6.com ha pubblicato il libro “Il Broglio: la soluzione” che è la continuazione ideale, scritta però da un altro autore del libro il broglio.
In questa indagine (sotto forma di romanzo) vengono svelati tutti i retroscena delle elezioni e così si scopre, per esempio che Prodi ha rischiato di perdere perché sulle schede elettorali mancava il suo nome !
Inoltre viene (in anticipo !) confutata (con dati, numeri e documenti) la tesi del documentario di Deaglio “Uccidete la democrazia”, secondo la quale le schede bianche sarebbero diventate voti per il centro – destra.
Il broglio c’è stato come si scopre clamorosamente alla fine… ma non certo con le schede bianche !

13. Fabio - November 27, 2006

Ho appena finito di vedere il ‘film’ sinceramente sono rimasto un po’ ‘deluso’. Non perchè appartenga a uno o l’altro schieramento (anzi..alle ultime elezione non ho proprio votato xè ho creduto ke nessuno meritasse il mio voto.)
Sono rimasto ‘deluso’ perchè il film ha un punto di vista troppo di parte e in molti punti invece che puntare il dito sui numeri o su fatti effettivamente provanti, perde credibilità mostrando scene di propaganda mal celata. fassino santo che riceve le domande tanto innocenti da una decina di disabili contrapposto a immagini da stadio di berlusconi con tanto di fermo immagini sulla mano che saluta il pubblico somigliante al saluto romano.
Scene come queste aiutano a perdere di credibilità a mio parere.
Per quanto riguarda il numero di schede bianche, ammetto di non essere conoscitore di statistica, quindi forse non c’entra nulla, ma in un totale di 5% di schede bianche una differenza da regione a regione che va da 2% a 8% mi pare equiparabile su un totale di 1% di schede bianche a 0,4% 1,6% come sono state.
Insomma mi ha convinto meno di quello che pensavo prima di vederlo.
Interessanti alcuni punti, che pero’ sono solo riguardanti la storia di Italia, e non è stata portata alcuna prova di coerenza storica, quelli cioe’ legati ai rapporti tra Italia e America riguardo in modo particolare la lotta comune alle sinistre con l’apporto dei servizi segreti. A questo proposito consiglio la visione di una puntata di ‘Blu notte’:’I rapporti segreti tra America e Italia’. Che potete trovare qui: http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=1914#

14. Capt. Kirk - November 28, 2006

“I magistrati romani che indagano sui presunti brogli elettorali denunciati nel film documentario “Uccidete la democrazia” di Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani, hanno deciso che non riconteranno le schede bianche delle ultime elezioni. A questa conclusione i sostituti procuratori Salvatore Vitello e Maria Francesca Loy sono giunti dopo l’audizione del prefetto Adriana Fabbretti, direttore centrale dell’ufficio elettorale del ministero dell’Interno che ha sottolineato come i dati diffusi dal Viminale abbiano valore divulgativo e la procedura ufficiale sia quella di tipo cartaceo senza trasmissione telematica.”
http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_27999.html

Quindi gli hacker di Berlusconi avrebbero falsificato dei dati meramente divulgativi, per tentare di vincere le elezioni? Beh, geniale.

Poi come abbiano fatto i dati dei verbali a corrispondere ai dati telematici taroccati dai destrorsi, Deaglio non lo spiega.

Deaglio non sa. Non risponde.

15. gian-luca - January 4, 2007

Caro Alessandro,

ho scoperto della anomalia dei dati forniti dal Ministero degli Interni solo ora (Gennaio 2007, io vivo all’estero). Per chi lavora con dati stocastici, i dati dei due grafici appaiono immediatamente ‘taroccati’. In particolare mancano le fluttuazioni statistiche all’inizio dei grafici quando il numero totale dei seggi pervenuti era basso (e questo e’ indipendente dalla provenienza dei dati e dal risultato finale). Per convincere chiunque della anomalia statistica dei dati forniti dal Ministero degli Interni il 10 Aprile 2006 sarebbe opportuno mostrare i grafici corrispondenti ai dati forniti dallo stesso Ministero degli Interni in occasione delle elezioni del 2001 e del 1996. C’e’ nessuno che sa dove si possano ottenere tali dati e/o, ancora meglio, tali grafici ? Dovrebbe essere possibile ricostruire tali grafici dalle trasmissioni televisive delle notti delle elezioni politiche del 1996 e del 2001.

Grazie.

gian-luca


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