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I Diritti Fondamentali del Cittadino Digitale January 3, 2006

Posted by laspinanelfianco in Diritti Digitali.
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Nel 1942 Isaac Asimov introdusse le sue famose “tre leggi della robotica” (vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Three_Laws_of_Robotics ). Queste leggi sono state concepite per funzionare all’interno di un universo fittizio (il romanzo “Runaround”) e per regolare il comportamento di robot che ancora non esistevano. Nonostante questo, queste leggi vengono tuttora considerate un ottimo punto di partenza per ogni seria discussione su questo tema.

Forse la nostra civiltà è ormai arrivata ad uno stadio evolutivo in cui è necessario riflettere seriamente anche sulle leggi fondamentali dell’informatica. Più esattamente, forse è arrivato il momento di stabilire quali debbano essere i Diritti Fondamentali ed Inalienabili del Cittadino Digitale. Un primo tentativo in questo senso è stato fatto recentemente, in occasione della Conferenza di Tunisi (vedi http://www.pro-digi.org/notizie/wsistun/wtun5.html), senza purtroppo arrivare a risultati concreti.

Queste proposte politiche, a sostegno dei Diritti Digitali del Cittadino, sono la diretta conseguenza di alcune iniziative, particolarmente pericolose, che l’industria ha portato avanti negli ultimi anni con lo scopo dichiarato di difendere alcuni suoi vecchi privilegi tecnici ed economici. Tra queste iniziative, le più clamorose sono state:

  • il tentativo di introdurre silenziosamente sul mercato dei prodotti protetti da sistemi DRM molto aggressivi e del tutto privi di qualunque rispetto per i diritti del consumatore, come nel caso Sony/BMG (vedi http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=sony+drm&B=CERCA&r=PI ).
  • il tentativo di introdurre silenziosamente sul mercato un sistema in grado di togliere all’utente il controllo sul proprio sistema informatico, il cosidetto “Trusted Computing” (vedi http://www.no1984.org )

Ormai è chiaro che la società civile non può restare inerte di fronte a questi attacchi silenziosi ai diritti dell’individuo.

Ma quali potrebbero essere i “Diritti Fondamentali ed Inalienabili del Cittadino Digitale”? Personalmente, credo che dovrebbero essere i seguenti.

Diritto all’Informazione: nessun programma e nessun dispositivo dovrebbe mai permettersi di fare qualcosa all’insaputa dell’utente.

Diritto al Controllo: nessun programma e nessun dispositivo dovrebbe mai permettersi di disobbedire al suo utente.

Diritto alla Lealtà: nessun programma e nessun dispositivo dovrebbe mai permettersi di svolgere operazioni, di qualunque genere, che non siano nell’interesse esclusivo dell’utente.

In queste frasi, l’ “utente” è la persona che può vantare un diritto socialmente riconosciuto ad utilizzare il sistema informatico in questione, cioè chi lo ha comprato o chi lo ha avuto in affidamento da parte di qualcun’altro (ad esempio l’azienda per cui lavora). Il “proprietario del sistema”, che può essere l’azienda che ha acquistato il sistema, è qualcosa di diverso dall’utente del sistema. Anche il “proprietario dei dati”, che può essere un altro utente di pari livello od una azienda che produce “contenuti”, è qualcosa di diverso dall’utente del sistema. I rapporti tra l’utente ed il proprietario (del sistema o dei dati) sono già abbondantemente regolati dalle leggi esistenti e non dovrebbero essere oggetto di ulteriore discussione in questo contesto.

Mi auguro che nel futuro si cominci a discutere seriamente su questi temi, soprattutto a livello politico.